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TVBOY. LA MOSTRA. LA STREET ART ENTRA AL MUDEC.


In una mattina d'autunno, di quelle dove il freddo è pungente, ma dove il sole, con la sua luce, si fa sentire forte, si apre la conferenza stampa dedicata a TVBOY.


L’artista entra piano nella sala, calmo, ma dietro a quella felpa nera e a quegli occhiali scuri, si sente tutto il suo fermento, il suo movimento, la sua voglia di fare.

Si vedono le idee. Si percepisce la creatività, il talento.

Quando inizia a parlare rompe il ghiaccio con una battuta che lo rende subito reale, umano, concreto.


Con non poca emozione, riesco a fargli anche una domanda, una di quelle inconsuete che non vuole sapere solo delle sue opere, ma che vuole scoprire chi è lui:

Quando eri bambino cosa, chi, pensavi che saresti diventato?

Da piccolo a me piacevano molto i libri di animali (i dinosauri in particolare), e ricordo che quando avevo la varicella, chiesi a mio padre di disegnarmi sulle pareti della camera gli animali. Da lì mi è rimasta questa cosa di dipingere sui muri. Io, inconsciamente, già desideravo di essere un artista. Il mio sogno era però, da bambino, quello di essere un regista. Sono sempre stato affascinato dal cinema.

In realtà il percorso è stato molto travagliato: ho studiato come designer, ma l’amore per l’arte mi ha portato a tornare sui miei passi. È bello venire da un altro settore perché se fai studi artistici perdi la passione, magari trovi insegnanti che ti inculcano il loro modo di pensare, io invece sono stato outsider avendo studiato grafica e comunicazione, ma ho sempre amato il mondo dell’arte.”


Quali delle tue opere rappresenta maggiormente il TE BAMBINO, quel bambino che ti è rimasto ancora oggi dentro?

Risponde sicuro TVBOY: “TUTTE perché in tutte c’è lo stupore di essere bambino. Picasso diceva NASCIAMO ARTISTI, POI CRESCIMO E PERDIAMO QUESTA NATURA. Invece secondo me l’artista deve essere un po’ bambino e avere un punto di vista un po’ infantile perché dice delle grandi ovvietà, ma c’è bisogno di dirle perché nessuno le dice. Mai perdere lo stupore di sorprendersi e di scoprire.


Salvatore Benintende si concede al pubblico con grande umiltà e generosità e ci saluta con un grazie e con un sorriso aperto, di quelli pieni di ottimismo.


La presenza di TVBOY al MUDEC di Milano è nata dall’iniziale scontro che l’artista ebbe con il museo nel 2018, durante la mostra non autorizzata di Banksy in cui TVBOY installò una propria opera proprio sul muro esterno del museo. Il MUDEC e il Comune intuirono però che era giunto il momento di "riconoscere" la street art come Arte e invitarono TVBOY a replicare l’opera durante una performance pubblica in Museo realizzando una serie di opere successivamente vendute, il cui ricavato finanziò il progetto “Un muro che unisce”, in collaborazione con Municipio 6. Da qui due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e a Diabolik nei pressi della chiesa di San Cristoforo.

Si aprì così quel dialogo che vede oggi come punto di arrivo – e che ritengo essere anche e soprattutto punto di partenza – la "consacrazione" della street art in un museo.


Le recensioni di Beppe Sala (che ha intuito la necessità dei giovani di avere un nuovo modo di comunicare, diretto e immediato) e di Oliviero Toscani (che per primo portò l’arte e lo scompiglio nelle strade) fanno da cornice. La presentazione di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, conferma il talento di TVBOY.


La street art che abitualmente arriva a tutti, oggi va oltre. Fa parlare di sé. Prepotentemente. Attivamente. I messaggi corrono veloci. Le riflessioni si moltiplicano. Grazie ai social tutto si amplifica.


E così BACI. POTERE. EROI. ARTE.

Queste le quattro parole che fanno da punti cardinali a questa mostra che racchiude anni di lavoro dell’artista. La provocazione, l’immediatezza, la forza delle opere arrivano dirette nell’anima.

Colore, vivo, acceso, deciso. Parole non dette, forse pensate, urlate. Quelle che rimbombano nella mente dello spettatore.

Non si può fare finta di non vedere, dopo avere visto. I temi sono tanti, tutti importanti. Questa volta meritano di essere ascoltati. Grazie a chi dà loro voce. Grazie a TVBOY che è stato in grado di sorprendere.


TV BOY al MUDEC – Museo delle Culture di Milano dal 2 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022. Un grazie speciale a Elettra Occhini @ilsole_24ore @mudec_official che ha reso possibile questo incontro.




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