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Funky Monkey Milano e il valore aggiunto di "fantasia" e colore.


Amo il colore. Direi da sempre. Amo l’inventiva, la creatività. L'allegria che questi trasmettono.

Quando mi sono imbattuta nel profilo di Funky Monkey Milano sono stata subito attratta dalle splendide fantasie colorate del nostro nuovo “accessorio” di vita quotidiana: la mascherina.

L’impatto del disegno e del tessuto ha messo in secondo piano (per un attimo) le tante (troppe) domande su questo periodo “complicato”. E quando quel colore e quelle stoffe sono arrivate tra le mie mani, l’interesse di conoscere chi le aveva create è diventato ancora più grande.

“Funky Monkey Milano” è un progetto che nasce da Laura, una donna lombarda di 34 anni, laureata in fashion design al Politecnico di Milano e con la forte passione per il disegno, i tessuti e la moda.

Laura adora sperimentare nuove tecniche e cimentarsi con nuovi strumenti. Disegnare è per lei “un gesto liberatorio, di espressione personale e anche un modo per stare da sola con se stessa, con i suoi pensieri e con la musica", altra sua grandissima passione che le tiene compagnia mentre dipinge. Creare per lei è “lasciare un’impronta del proprio passaggio”.

Negli anni ha realizzato tantissimi disegni e acquerelli ed ha avuto l’intuito di trasformarli in tessuti, dopo averne preparato i relativi pattern. Con questi tessuti ha poi pensato di realizzare accessori. Avendo frequentato vari corsi di modellista, taglio e cucito, ha incominciato a produrre borse, sacche e pochette cucendo le stoffe con le proprie mani. Al momento utilizza l'on-line per farsi conoscere e proprio tramite questo canale ci siamo incontrate.

Vi lascio alle sue risposte e alle sue splendide opere d'arte che vedete sui tessuti che "indosso".

Come nasce l’ispirazione per i tuoi lavori?

Spesso la mia ispirazione nasce dalle piccole cose: una farfalla che vola in giardino, una frase che ho letto, qualcosa che ho visto, talvolta pure un sogno che ho fatto. Di certo rimango sempre affascinata dalla bellezza e dalla perfezione della natura. La natura offre davvero molti spunti, e non finisce mai di stupirmi.

Si capisce che ti piace il colore. Come si “impara” a trovare il giusto accostamento cromatico?

Ci sono molti studi riguardanti l'analisi del colore, l'armocromia, ecc. Io personalmente mi affido più al mio istinto, al mio stato d'animo. Ogni colore comunica una sensazione e accostato ad un altro colore può creare equilibrio e omogeneità e viceversa. Quando vedo quell'equilibrio e mi sembra tutto bilanciato, so di avere trovato un giusto abbinamento. Il più delle volte riscontro che anche gli altri osservatori provano le mie stesse sensazioni. In quel caso la composizione funziona.

Cosa si intende per “tendenza” e cosa è “moda”?

Tendenza è un concetto, un'idea che sta prendendo forma. E' qualcosa che può piacere, ma può anche essere detestato. E' un concetto da afferrare e se accettato si trasforma e si evolve nella moda.

Creare tendenze è l'aspetto che mi incuriosisce di più. Capire i gusti della gente, perché una tendenza si diffonde in un certo ambito e non in un altro.

La moda è quando una tendenza si afferma e viene condivisa da un vasto pubblico, perché in tanti si ritrovano o si rispecchiano. E' qualcosa che fa nascere nelle persone il desiderio di "farne parte".

Quale il valore aggiunto del prodotto fatto a mano? Sicuramente la storia che racconta ogni prodotto fatto a mano. Perché ogni oggetto fatto a mano nasce da un'idea, da una passione, dalle mani di un artigiano che non ci mette solo le mani ma anche il suo cuore e la sua impronta. Credo che tutti gli artigiani non realizzino le proprie creazioni per un guadagno, ma lo facciano per condividere il proprio talento con gli altri, per mettere a disposizione di tutti le proprie conoscenze e abilità.

Il tuo lavoro richiede molta dedizione non solo nel disegno, nella scelta dei temi da stampare, ma soprattutto nella parte del cucire. Che mi dici di questo aspetto?

In realtà non è la parte del mio lavoro che preferisco, tante volte mi trovo a fare e disfare perché non sono soddisfatta di come è venuta una cucitura e questo porta via molto più tempo di quello che si pensi, e ci vuole anche molta pazienza.


Quello che dici sottolinea però la cura che metti nei tuoi lavori! Solo nel fare e nel disfare con precisione si raggiunge la "perfezione"!

Come è nata l’idea delle mascherine? E' stato un caso forse voluto dal destino, forse già scritto da qualche parte perché casualmente, in casa, avevo già tutto l'occorrente per realizzare mascherine, pur non avendo mai immaginato di doverle fare. Devo ammettere di essere un po’ un'accumulatrice di cose, quando vedo qualcosa che mi piace lo compro, e difficilmente riesco a disfarmi di vecchi oggetti anche se non li uso da parecchio tempo. Non so, nella mia mente penso sempre che possano tornarmi utili, e così è stato. In questo caso avevo dei miei tessuti pronti all'uso, filo per cucire, elastici tutto l'occorrente insomma.

Così un giorno ho pensato a come sarei potuta essere utile in una situazione dove invece mi sentivo totalmente impotente e allora ho pensato di portare un po’ di colore nelle giornate di tutti, in un periodo così grigio.

Ho iniziato a farle per la mia piccola Funky Monkey, la mia bimba Alice, e piano piano hanno iniziato a chiedermele amici, parenti e poi la voce si è sparsa.

Questo periodo particolare legato al coronavirus ha portato anche la riscoperta del “tempo dedicato”, del tempo per le passioni e passione per i dettagli. Per te cosa è cambiato? Per me non è cambiato molto, sono abituata a passare molto tempo da sola, ad organizzare e impegnare le mie giornate. Inoltre le mascherine hanno subito avuto molto successo. Essendo stata la richiesta molto alta, ho sempre avuto molto da fare anche durante il periodo di quarantena. Mentre il mondo era fermo, io correvo come una matta per riuscire a farne quante più possibile.

Io e Laura ci salutiamo con i progetti per il futuro. La creatrice di Funky Monkey Milano, mi racconta che le piacerebbe usare i propri pattern e i propri tessuti per fare anche capi di abbigliamento. Ha lavorato diversi anni nell'ufficio stile di alcuni marchi di abbigliamento, e conoscere piuttosto bene il prodotto, la parte relativa alla modellistica e la costruzione dei capi e mi racconta che vorrebbe applicare le sue conoscenze per realizzate qualcosa di unico, esclusivo ed ovviamente colorato. Che dire?! In bocca al lupo e questo talento cromaticamente interessante che ha reso un po’ più leggero, con le sue creazioni, queste giornate di Fase 2 ancora “complicate” e in cui non dobbiamo dimenticare di comportarci responsabilmente!


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